Spinto dalla curiosità, me ne sono andato
Ma dove vado?
Ho chiesto al mio destino di seguirmi
Ero crudo, il fascino del mondo mi faceva impazzire
I miei occhi sconvolti
dalla gente pazza che porta la guerra
gente morta, i bambini che vivono una vita finta
Perché dobbiamo soffrire?
Perché dobbiamo fare il male?
Forse è la vergogna, la vergogna di invecchiare
Tutti diventiamo vecchi, ma non dentro di noi
Lasciate alla nostra anima di prendere quello che vuole
Forse, così, le orecchie del mondo sentiranno
le nostre sofferenze
Chiedevo spesso al mio destino di offrirmi tanto
E lui, m’ha dato questo (si mette il naso rosso)
E non capivo perché,
senza accorgermi quanto ricco
mi ha fatto diventare questo naso rosso.
...............................................Marian
«A Bucarest, in Romania, nell’Est d’Europa, sottoterra passano enormi tubi dell’acqua calda, che riscaldano tutta la città. I tubi d’inverno scottano, puzzano e sudano, e quando fa freddo, ma freddo da bestemmiare, noi chiudiamo il coperchio di casa nostra, ci sdraiamo sui nostri cartoni, anche su quelli matrimoniali, accendiamo tutte le luci e stiamo lì, tra le ombre che si riflettono sui muri umidi, sui tubi caldi. Stiamo lì a parlare di tutte le cose che ci vengono in mente, a fumare, ad aspirare la colla quando il freddo e la fame ci prendono a morsi»
Miloud Oukili nasce ad Algeri il 3 Gennaio 1972, da madre francese-cattolica e padre algerino-musulmano, sin da piccolo vive Parigi. All'età di 17 anni lavora come modello e riesce a guadagnare abbastanza bene nel campo delle passerelle. Intanto, inseguendo il suo sogno d'indossare un naso rosso, frequenta la scuola di arte circense Annie Fratellini.Il suo sogno lo porta a svolgere il servizio civile presso l'associazione Handicap International, che porta assistenza nella Bucarest post-dittatura di Ceausescu.
Era il Febbraio 1992, quando il ventisettenne Miloud perde il treno e si ritrova a passare la notte alla stazione ferroviaria “Gara du Nord” di Bucarest. Avrebbe dovuto partire la mattina successiva, per Parigi, quando viene attorniato da alcuni ragazzi che dalla stazione lo portano nella loro casa, entrando in un tombino. Miloud scopre la realtà degli orfani romeni, sfuggiti alle famiglie e agli orfanotrofi e rifugiatisi nelle fogne di Bucarest. Costretti a prostituirsi e a rubare per tirare avanti, i piccoli erano vittime dei pedofili e di una società disperata e violenta dalla quale cercavano di sfuggire tramite le droghe. Fu per loro che decise di restare, cercando di sottrarli al mercato del sesso tramite l’insegnamento dell'arte di far ridere.
Nell’agosto del 1994 i ragazzi partecipano al festival d’arte medioevale di Sighisoara.
L’esibizione riscuote un grande successo.
Il riconoscimento, gli applausi, l’orgoglio per i risultati ottenuti dopo un duro lavoro trasmisero ai ragazzi il desiderio di cambiare vita e di lasciare la strada. Miloud era riuscito ad accendere l’entusiasmo attorno a lui, volle dare a questa buffa scuola di circo di strada gli strumenti per proseguire e riunì a tal fine alcuni conoscenti rumeni e amici francesi.
Nacque, così, l'associazione Parada.
http://www.parada.it/
Il loro spettacolo regala risate e divertimento ma anche un gran magone: per la gioia di vederli felici e per la tristezza di immaginare chi nelle fogne ci vive ancora.
Nella foto di gruppo, da sx: Rafael, Corina, Daniel, Marian e Liviu
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